Cybersecurity Posture. Cos'è e perchè è sempre più importante definirla in ogni azienda

Il NIST (National Institute of Standards and Technology) definisce la cybercecurity posture come "l’insieme di dati che riguardano lo stato della sicurezza di una rete aziendale, la capacità di organizzarne le difese e l’efficienza nel rispondere ad eventuali attacchi".

Organizzare quindi funzioni, ruoli e e definire i processi relativi alla cybercecurity aziendale, è cruciale quindi per affrontare lo scenario altamente digitalizzato odierno e mitigare in modo efficace il rischio di data breach e attacchi informatici. Avere un’idea complessiva dell’efficienza dei sistemi per la sicurezza online adottati, aiuta a comprendere dove possono essere presenti eventuali falle e, di conseguenza, permette di intervenire con misure adeguate.

Per identificare con chiarezza le contromisure adottate per proteggere il network contro i cyber crimini, si possono seguire sei semplici passi.


1) Comprendere cosa è veramente importante proteggere del business
Il primo passo da compiere per decidere come "impostare" la cybersecurity aziendale, è quello di comprendere quali sono i punti critici del business che si intende proteggere. Avere consapevolezza di ciò che si deve tutelare è la base da cui partire per costruire sistemi di sicurezza adeguati.
  • Proprietà Intellettuale
  • Dati Finanziari
  • Informazioni del Cliente
  • Funzioni Critiche dell’Attività
Sono solo esempi di alcuni degli obiettivi più comuni, che tendono a differire da azienda ad azienda, in base al tipo di attività o di servizio svolti. Identificare quali fra questi punti sono i più importanti da salvaguardare, dà modo di approntare misure più mirate ed efficienti. Il coinvolgimento delle prime linee aziendali è fondamentale.


2) Dare priorità alle risorse più importanti
Una volta identificate le risorse più importanti di un business, è consigliabile concentrare la maggior parte degli sforzi nella loro messa in sicurezza, anche lasciando in secondo piano asset meno significativi. Questo schema prioritario, aiuta a proteggere meglio ciò che ha un valore concreto all’interno dell’azienda, evitando lo spreco di tempo e denaro.


3) Identificare il grado di rischio che si è disposti ad accettare
Ogni business ha degli obiettivi strategici a cui desidera arrivare. Per fare ciò, spesso, è necessario assumersi dei rischi. Lo step successivo per determinare la cybersecurity posture dell’azienda, è capire quando questi rischi possono essere corsi, oppure quando è meglio agire in maniera più conservativa.

È inoltre importante ricordare che, quando si aggiornano le strategie d’azione per raggiungere un determinato obiettivo, è fondamentale aggiustare anche il fattore di rischio.


4) Adottare un cybersecurity framework efficiente
Ora che sono stati definiti i fattori di rischio e gli asset più importanti da proteggere, è il momento di implementare un cybersecurity framework conforme al tipo di business. Ne esistono diversi già ottimizzati a seconda del tipo di attività svolta (come il Framework Nazionale per la Cybersecurity), ma è bene controllare con attenzione i parametri che li definiscono, così da comprendere se possono essere adatti o meno a migliorare la sicurezza informatica.

Le funzioni principali svolte da un framework per la sicurezza digitale sono tre:
  • mettere al corrente tutti i rami aziendali delle iniziative legate alla cybersecurity
  • incrementare la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture
  • assicurare che la gestione dei fattori di rischio fornisca dati concreti su cui lavorare

5) Valutare se i controlli per la sicurezza digitale sono abbastanza efficienti
Dotarsi di controlli e misure di protezione capaci di monitorare adeguatamente il grado di efficienza della cybersecurity aziendale (come ad esempio CIS 20 Critical Security Controls o ISO 27001), può fare nettamente la differenza. Ricorrere a controlli aggiornati e affini alla propria attività, permette di ottimizzare gli investimenti e di massimizzare il ROI.


6) Scoprire se si è esposti a minacce o vulnerabilità
Gestire le minacce e le falle nella sicurezza in maniera attiva ed efficiente è il passo più importante per garantire una cybersecurity posture efficace. I rischi più comuni derivanti da attacchi interni o esterni sono ad esempio:
  • Ransomware
  • DoS/DDoS attacks
  • Social engineering
  • Malware
  • SPAM
  • Furto di dati dall'interno

Capire a quali delle suddette minacce l’azienda è più esposta e quali funzionalità critiche sono più vulnerabili agli attacchi informatici, richiede un esame attento e con competenze specifiche, in modo da implementare misure difensive su misura per la realtà aziendale target.

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